Santuario San Giovanni XXIII
Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista
Progettata dall’architetto Virginio Muzio, la prima pietra della nuova Chiesa di San Giovanni Battista fu posata il 20 agosto 1902 dal Vescovo di Bergamo, Mons. Gaetano Camillo Guindani. Tra i presenti vi era anche il giovane seminarista Angelo Giuseppe Roncalli. Una parte del materiale necessario alla costruzione fu ricavato dalla demolizione dell’antica chiesa parrocchiale eretta sul Colle S. Giovanni. La Chiesa di San Giovanni Battista fu inaugurata nel 1912, ma già nel 1923 il Genio Civile di Bergamo ne dispose la chiusura per realizzare alcune opere di ripristino e messa in sicurezza. La consacrazione della nuova Chiesa Parrocchiale avvenne il 21 settembre 1929 da parte del Vescovo Angelo Giuseppe Roncalli, al tempo già Visitatore Apostolico in Bulgaria.
La Chiesa Parrocchiale, a unica navata, fu completata nel 1959 con una nuova facciata con le statue dei quattro evangelisti; l’anno seguente fu elevato l’alto campanile in cui fu collocato un concerto di otto campane. Divenuto Papa, Roncalli donò l'altare maggiore, che andò a sostituire quello dell'antica chiesa parrocchiale di San Giovanni, attualmente posto a destra.
Ogni domenica, alle ore 16.00, si celebra la Santa Messa "del Pellegrino", che si conclude con la processione e la supplica alla statua di San Giovanni XXIII nel Giardino della Pace. Durante la liturgia vengono presentate le preghiere e le intenzioni dei pellegrini che in settimana raggiungono il Santuario. Al termine della processione vengono immessi nella nicchia che custodisce la statua del Papa "i fiori" che i fedeli offrono per grazia ricevuta o in ricordo di una persona cara viva o defunta. A tutte le celebrazioni è possibile partecipare da ogni parte del mondo tramite il servizio trasmissione video.
Giardino della Pace
Un percorso a piedi che - accanto alla chiesa parrocchiale - ripercorre la vita e la santità del Papa, dove possiamo entrare in sintonia con la sua spiritualità. Nella pavimentazione sono incastonate alcune targhe in ottone che riportano alcune tra le più significative frasi di Papa Giovanni, attraverso le quali è possibile approfondire le tappe della vocazione di Roncalli. Il cammino a tappe, che si snoda intorno al giardino, si conclude nella Cripta Oboedientia et Pax, cuore del pellegrinaggio, sacra custode del tesoro di San Giovanni: il crocifisso.
Al centro del Giardino, si erge la maestosa statua di Papa Giovanni con le braccia aperte, protese verso ogni pellegrino: quel gesto richiama alla memoria la famosa carezza evocata durante il “discorso della Luna” dell'11 ottobre 1962 che, allora come oggi, è destinata ai bambini e a tutta l’umanità sofferente. Sono le mani della Chiesa che accoglie e benedice.
Cripta Oboedientia et Pax
La cripta, ristrutturata in occasione del 50° anniversario della morte di Papa Giovanni, è il luogo più intimo e intenso di questo viaggio nella fede.
La cripta contiene il calco in bronzo dorato del volto e della mano del Papa, eseguito dall’amico Giacomo Manzù subito dopo la morte del pontefice e il crocifisso personale di Papa Giovanni che sostava di fronte al suo letto in Vaticano: nella preghiera siamo invitati a "guardare dove Papa Giovanni guarda" per divenire come lui veri discepoli di Gesù di Nazaret, unico salvatore del mondo.
Gli oggetti contenuti nella cripta riconducono al fulcro della vita santa di Papa Giovanni: l’abbandono alla volontà di Dio, la consegna della sua vita a Cristo crocifisso, condensati nel suo motto episcopale: “Oboedientia et pax”.
Chiesa di Santa Maria della Pace
A memoria dell'impegno dell'illustre concittadino per la pace nel mondo, accanto alla chiesa Parrocchiale, venne edificata nel 1976 una nuova chiesa, intitolata a Santa Maria della Pace, conosciuta oggi anche come Cappella della Pace. In questo luogo possiamo venerare l’effige della Madonna nera di Czestochowa, dono dei vescovi polacchi al pontefice e il prezioso intarsio del ritratto di Papa Giovanni XXIII, composto da 70.000 pezzi di legno di diverso colore, opera di Andrea Gusmai che Papa Roncalli volle fosse consegnato al suo paese natale.
L’altare sormonta un sarcofago paleocristiano, proveniente dalla basilica che Costantino fece erigere a Roma in onore di S. Pietro.