Bilancio di un pellegrinaggio: le parole del nostro rettore don Claudio

Ci portiamo a casa una consapevolezza ancora più solida dell’affetto che circonda la figura di Papa Giovanni e della conoscenza di Lui nel mondo.

Anche questa volta Papa Giovanni non si è smentito: le sorprese in questo pellegrinaggio sono state tante e hanno il volto e la fisionomia dei mille pellegrini bergamaschi e bresciani che sono stati l’anima di questo pellegrinaggio; e Papa Giovanni colui che ha entusiasmato i cuori, accompagnato le inevitabili fatiche, sostenuto la preghiera e alimentato il clima di fraternità e di amicizia.

A sessant’anni dalla morte, Papa Giovanni è ancora un attualissimo riferimento per la fede in Cristo e per l’amore alla Chiesa. Ce lo hanno ricordato innanzitutto Papa Francesco, nell’udienza privata riservata ai pellegrini di Sotto il Monte e Concesio, e i cardinali che si sono succeduti nelle tre solenni celebrazioni eucaristiche di venerdì, sabato e domenica. Con il suo solito garbo, il Cardinale Angelo Comastri ha ricordato alcuni aneddoti della vita dei due grandi papi, il Cardinale Giovan Battista Re - bresciano di origine - ne ha tessuto l’elogio delle virtù e il Cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha messo particolarmente in evidenza il suo impegno per la pace.

Al centro del pellegrinaggio l’attesissimo incontro con Papa Francesco in udienza privata: inizialmente c’è stato un po’ di smarrimento per l’improvvisa modifica di orario e di luogo (l’udienza avrebbe dovuto svolgersi alle 11.30 di sabato 3 giugno nell’ampia Sala Paolo VI, ma poi si è tenuta nella Basilica di San Pietro), ma alla fine siamo rimasti tutti contenti per il suo arrivo e le sue parole. Al centro del suo discorso ai pellegrini, l’importanza delle radici, dalle quali sorge e cresce la santità di ogni uomo e di ogni donna.

Non sono mancati in questi giorni anche i momenti più “di svago”, con le visite guidate alla Città di Roma, e il clima di amicizia che si è respirato fra tutti i partecipanti. Nonostante la fatica della sveglia molto presto, gli incontri e le celebrazioni hanno riempito il cuore.

Ci portiamo a casa una consapevolezza ancora più solida dell’affetto che circonda la figura di Papa Giovanni e della conoscenza di Lui nel mondo. Un aneddoto che mi riguarda, a proposito, è stato l’incontro con un gruppo di pellegrini coreani, all’esterno di un ristorante, prima del pranzo dell’ultimo giorno. La guida ci porge un regalo e noi consegniamo loro un paio di libretti a commento del Giardino della pace; non appena accenniamo che siamo pellegrini provenienti dal paese natale di Papa Giovanni, con un forte accento straniero, gridano: “Sotto il Monte, Sotto il Monte”, e la guida che parla anche italiano aggiunge, invertendo l’ordine dei nomi, Giuseppe Angelo Roncalli, e applaudono tutti. Ci sentiamo onorati che il nome della nostra città sia conosciuto anche così lontano, e allora partono gli applausi, qualche abbraccio, molta commozione, e la richiesta di una benedizione prima di congedarsi da noi. Papa Giovanni non si smentisce, il suo volto, le sue parole, i suoi gesti sono conosciuti in tutto il mondo, e noi - cittadini, pellegrini e devoti del “Papa buono” - ci riempiamo di orgoglio e di grande gioia. È un’ulteriore conferma, semmai ce ne fosse bisogno, della popolarità indiscussa di Papa Giovanni. Torniamo a casa allora con la voglia di conoscere di più su di lui, con il desiderio di pregare di più e di tenere alta la memoria di un Papa che ha fatto la storia.

Non è facile accompagnare e guidare un gruppo di mille pellegrini: devo ringraziare i miei collaboratori, che hanno seguito con me la preparazione di questo pellegrinaggio, e i responsabili dei diversi pullman, che hanno condotto i vari gruppi con improvvisata professionalità; ringrazio di cuore tutti i pellegrini che, con pazienza e tanta devozione, sono stati encomiabili. E dall’alto Papa Giovanni e Papa Paolo ci hanno benedetti e accompagnati rendendo questo pellegrinaggio un meraviglioso evento di fede, di Chiesa, di fraternità.

Don Claudio

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