Il Santuario apre il pellegrinaggo indulgenziale
Nel contesto del progetto «Ora viene il Bello», proposto dall'Ufficio nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei, il Santuario Giovanni XXIII di Sotto il Monte ha inaugurato ieri il pellegrinaggio indulgenziale. L'iniziativa vuole essere segno della ripartenza nella speranza della rinascita, dopo gli eventi dolorosi e difficili vissuti nei mesi passati.
Il percorso, di facile accesso a chiunque, ha inizio dalla Casa del Pellegrino, dove ogni fedele riceverà un opuscolo che accompagnerà la preghiera. Alla fine delle sei tappe (che si snodano lungo il Giardino della Pace), i pellegrini entreranno nella Cappella di Santa Maria della Pace attraversando "la Porta della speranza", atto devozionale a cui Papa Francesco ha annesso l’Indulgenza Plenaria. «Si tratta di un piccolo evento di grazia - spiega Mons. Claudio Dolcini, rettore del Santuario - che il Papa ha concesso alla Chiesa quale segno di ripartenza. I santuari, come spesso ricorda il Santo Padre, sono segni della presenza del Signore che, dalle nostre terre, sempre infonde coraggio, forza ma soprattutto perdono. É un semplice gesto che racconta esteriormente il cammino interiore di rinnovamento alla luce della volontà di Dio. Il cuore del pellegrinaggio indulgenziale, come suggerisce la Tradizione, sono la Confessione sacramentale, la Comunione eucaristica e la preghiera per il Sommo Pontefice e per tutta la Chiesa».
Nella Cappella della Pace, saranno a disposizione i sacerdoti per amministrare il Sacramento della Riconciliazione o per un colloquio spirituale. «Dopo la preghiera di fronte alle Reliquie di San Giovanni - continua Mons. Dolcini, - ogni pellegrino riceverà una candela benedetta da portare nelle proprie case perché, memore della carezza del nostro Santo, le lacrime possano asciugarsi dando spazio alla luce della speranza che è il Signore». La porta della speranza sarà chiusa ufficialmente il 17 settembre 2021.