Mercoledì 1 settembre, XVI Giornata per la Custodia del Creato

In occasione della sedicesima Giornata per la Custodia del Creato, Mercoledì 1 settembre, alle ore 20:45, presso il Giardino della Pace di Sotto il Monte Giovanni XXIII, è in programma una celebrazione ecumenica nella quale interverranno Mons. Claudio Dolcini, rettore del Santuario e parroco di Sotto il Monte e Mons. Patrizio Rota Scalabrini, delegato per l’ecumenismo. Le riflessioni saranno proposte dal dott. Luciano Zappella, presidente del Consiglio di Chiesa della Comunità Cristiana Evangelica di Bergamo e don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro.

La Giornata per la Custodia del Creato è un'iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l'importanza dell'ambientalismo in relazione alla fede cristiana.

La transizione ecologica è insieme sociale ed economica, culturale e istituzionale, individuale e collettiva, ma anche ecumenica e interreligiosa. È ispirata all’ecologia integrale e coinvolge i diversi livelli dell’esperienza sociale che sono tra loro interdipendenti: le organizzazioni mondiali e i singoli Stati, le aziende e i consumatori, i ricchi e i poveri, gli imprenditori e i lavoratori, le nuove e vecchie generazioni, le Chiese cristiane e le Confessioni religiose… Ciascuno deve sentirsi coinvolto in un progetto comune, perché avvertiamo come fallimentare l’idea che la società possa migliorare attraverso l’esclusiva ricerca dell’interesse individuale o di gruppo.

Il desiderio che muove questo incontro ecumenico di preghiera è quello di coltivare un cammino che già unisce tutti i cristiani nella fedeltà a Gesù: un seme per far fiorire una testimonianza comune dei cristiani in scelte e gesti di coraggio e profezia per i diritti della terra, delle persone e dei popoli. Siamo chiamati a cercare l’unità visibile delle Chiese e vivere la fedeltà al Vangelo rispondendo al grido di sofferenza della terra e a quello di tutti gli impoveriti a causa di un sistema economico mondiale che genera ingiustizie, iniquità e morte. La proposta di preghiera ecumenica si articolerà in quattro momenti: lode a Dio per la creazione, lamento per la perdita e le devastazioni ad opera dell’uomo, ascolto della Parola, assunzione di un impegno concreto.

L’iniziativa è organizzata dall'Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo, dall'Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro e dal Santuario Sotto il Monte Giovanni XXIII.

«Mettete in pratica le mie leggi e osservate le norme che io vi do, allora abiterete al sicuro nella vostra terra. La terra produrrà raccolti molto abbondanti per nutrirvi, e voi potrete vivere senza preoccupazioni. Forse vi chiederete: “Avremo abbastanza da mangiare quando, ogni sette anni, non avremo il diritto di seminare i nostri campi, né di raccogliere quel che essi producono?”. Ebbene, Io, il Signore, vi colmerò di beni nel corso del sesto anno, ordinerò alla terra di produrre raccolto per tre anni. L’ottavo anno, seminerete di nuovo i vostri campi, ma quest’anno vivrete ancora del vecchio raccolto, perché avrete sufficienti riserve per attendere il raccolto dell’anno nuovo. Un terreno non potrà essere venduto in modo definitivo, perché la terra appartiene a me, il Signore, e voi sarete come stranieri o emigrati che abitano nel mio paese.»

(Levitico 25,18.23)
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