Una Santa Messa per onorare gli Alpini andati avanti
350 sono gli Alpini della provincia di Bergamo deceduti negli ultimi mesi a causa del Covid-19. È proprio per questo che la sezione provinciale di Bergamo dell’Associazione Nazionale Alpini ha deciso di celebrare sabato 12 settembre, alle ore 18:00, nel Giardino della Pace di Sotto il Monte, una Santa Messa in suffragio per ricordare e onorare gli alpini venuti a mancare. Il tutto nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni per il contenimento della pandemia.
«La lotta che stiamo conducendo contro il Covid-19 - ha ricordato Giovanni Ferrari, presidente ANA Bergamo - è ancora lunga e difficile e richiede l’impegno di tutti. Anche in questa situazione d’emergenza gli Alpini sono stati e saranno sempre in prima linea per dare il loro contributo. Purtroppo, a causa di questa grave ed inaspettata epidemia, non poche penne nere sono “andate avanti”. Per onorarli e ricordarli abbiamo deciso di radunarci nel Giardino della Pace di Sotto il Monte, terra di Papa Giovanni, luogo all’aperto ritenuto ideale per meditare e pregare sul momento tanto triste che stiamo trascorrendo.»
Per l’occasione verranno esposte due reliquie: una del Santo Papa Giovanni XXIII, protettore delle forze armate, e l’altra dell’Alpino beato Don Carlo Gnocchi, portata per l’occasione dalla parrocchia di Marne di Filago grazie all’interessamento del parroco don Adriano Bravi. Saranno presenti, oltre ad alcune autorità istituzionali bergamasche, i 278 Gruppi bergamaschi e i familiari degli alpini deceduti. Dopo la preghiera dell’Alpino risuoneranno simbolicamente, dalla torre campanaria di San Giovanni, trentatré colpi di campana per ricordarli tutti. Trentatré come l’inno degli alpini, chiamato anche valore alpino.
La Santa Messa sarà accompagnata dal Coro Alpino “Penne Nere” di Almè e sarà celebrata da monsignor Claudio Dolcini, rettore e parroco del Santuario di Sotto il Monte Giovanni XXIII: «Ho sempre guardato al Corpo degli alpini con rispetto e ammirazione: una fucina di valori, di fede, di solidarietà e di convivenza civile. Il coronavirus ha decimato un’intera generazione di saggi, nati tra anni Trenta e Quaranta, tra i quali i nostri tanto amati Alpini. Non possiamo dimenticare l’impegno e l’instancabile spirito solidaristico con il quale, in tutti questi anni, si sono presi cura delle nostre comunità. Persone a cui dobbiamo tanta gratitudine.»
«Sono contento -, prosegue Mons. Dolcini, - che la celebrazione per la memoria degli alpini defunti in tempo di Covid si svolga proprio a Sotto il Monte. Papa Giovanni è un'icona di enorme significato per noi bergamaschi e gli alpini della nostra provincia In tantissime occasioni hanno mostrato il loro affetto al Papa Buono, basti pensare all’efficiente supporto logistico nella peregrinatio giovannea del 2018 o alla realizzazione dell'ospedale da campo alla fiera di Bergamo, intitolato anch'esso a San Giovanni XXIII. Lo scorso 17 aprile, in piena pandemia, il nostro Vescovo Francesco levò un'accurata supplica a Papa Giovanni dal Giardino della Pace, dove sabato celebreremo la messa: sarà l'occasione per rinnovare insieme la preghiera per tutta Bergamo e affidare all'intercessione di San Giovanni XXIII i nostri cari morti. È il modo umile ma spiritualmente più efficace per essere vicini a tutti coloro che sono stati colpiti dal lutto. Come sempre, Papa Giovanni non sarà insensibile alle nostre preghiere e alle nostre lacrime.»
Sabato 12 settembre, alle ore 17:00, alla Casa del Pellegrino di Sotto il Monte verrà inoltre inaugurata la mostra dedicata alle prime 3 stazioni della Via Crucis realizzate dall’artista svedese Viveka Assemberg. La Via Crucis verrà posizionata nei primi mesi del prossimo anno, lungo tutto il sentiero che parte dalla residenza estiva dell’allora cardinale Angelo Giuseppe Roncalli, ovvero l’attuale casa museo di Ca’ Maitino, sino al colle San Giovanni, luogo molto suggestivo in cui sorgeva, sino al 1904, la prima chiesa parrocchiale di Sotto il Monte. Viveka fin dallo scorso anno ha lavorato a stretto contatto con Mons. Claudio Dolcini e l’architetto Paolo Belloni per poter realizzare le 14 stazioni, la cui installazione è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria.
«Domenica 13 settembre, alle ore 10:30, nel Piazzale degli Alpini di Bergamo, - conclude Giovanni Ferrari, - con l’accompagnamento della Fanfara Congedati della Brigata Orobica, sarà previsto un ulteriore momento di riflessione. Le autorità che interverranno esprimeranno il loro pensiero su questo particolare momento. Pensiero agli Alpini “andati avanti", ma anche di ringraziamento a tutti i volontari che si sono impegnati e si stanno impegnando, ancora oggi, in aiuto alle proprie comunità e all’Ospedale da Campo allestito presso la Fiera di Bergamo. Al termine verrà posto un mazzo di fiori al Monumento All’Alpino.»
Per partecipare alla santa Messa verranno pubblicate nei prossimi giorni maggiori informazioni sulla pagina Facebook del Santuario.