Padre Manicardi ai Venerdì della Speranza: “Sperare è credere, sperare è amare”

venerdì 14 febbraio 2025, alle ore 21:00, una catechesi sulla responsabilità della speranza nell’Anno Giubilare

Il Santuario San Giovanni XXIII di Sotto il Monte, designato Chiesa Giubilare per volontà del Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi, prosegue il suo cammino nell’Anno Santo della Speranza con il secondo appuntamento de I Venerdì della Speranza.

Dopo la partecipazione straordinaria alla catechesi inaugurale di don Giuseppe Sovernigo il 10 gennaio, che ha visto il Santuario gremito di fedeli, il prossimo incontro si terrà venerdì 14 febbraio 2025, alle ore 21:00. Ospite della serata sarà Padre Luciano Manicardi, biblista ed ex priore della comunità monastica di Bose, che guiderà la catechesi dal titolo “La responsabilità della speranza”.

L’Anno Santo della Speranza: un invito a costruire il bene comune

L’Anno Giubilare 2025 rappresenta per la comunità cristiana un momento di grazia, preghiera e rinnovamento. Ispirato dal messaggio di pace e fiducia trasmesso da San Giovanni XXIII, il Giubileo si pone come un’occasione per i fedeli di riscoprire il valore profondo della speranza cristiana. In un mondo segnato da conflitti, crisi e fragilità, la speranza non è intesa come un’attesa passiva, ma come un impegno attivo per costruire un futuro migliore, orientato al bene comune.

Padre Manicardi ai Venerdì della Speranza: “Sperare è credere, sperare è amare” 1 - Santuario Papa Giovanni XXIII

Padre Luciano Manicardi e la catechesi sulla responsabilità della speranza

Padre Luciano Manicardi, membro della comunità monastica di Bose dal 1981 ed ex priore (2017-2022), è un biblista di rilievo e figura di riferimento per chi cerca di coniugare la conoscenza delle Scritture con le sfide esistenziali del nostro tempo. Laureato in Lettere classiche con una tesi sul Salmo 68, collabora con diverse riviste teologiche e tiene conferenze e predicazioni in tutta Italia.

La sua catechesi del 14 febbraio si concentrerà sulla “responsabilità della speranza”, concetto radicato nelle Scritture e di straordinaria attualità per i credenti di oggi. Lo stesso Padre Manicardi spiega:

«La prima lettera di Pietro declina la speranza come responsabilità quando dice: siate “sempre pronti a rispondere a chiunque vi chieda conto della speranza che è in voi”. In quel rispondere è insita la responsabilità, che è sempre rispondere di se stessi a un altro. In quanto responsabilità, la speranza è anche impegno, lavoro, fatica e va costruita ogni giorno. Ma prima di essere una risposta orizzontale - la testimonianza da rendere agli uomini e alle donne del nostro tempo - la speranza è risposta alla chiamata ricevuta dal Signore e alla speranza che essa dischiude. La speranza è inerente la fede stessa: la fede con cui abbiamo aderito al Signore fonda la speranza che ci muove nell’oggi. La speranza cristiana come responsabilità si situa pertanto tra chiamata di Dio e domanda degli uomini: è una responsabilità duplice e unica al tempo stesso, come il comando di amare Dio e il prossimo è duplice e unico al tempo stesso. Sperare è credere, sperare è amare.»

Questa riflessione invita i fedeli a non vedere la speranza come una semplice attesa, ma come un atteggiamento che richiede azione, impegno e testimonianza. Sperare significa farsi carico delle responsabilità che la fede comporta, rispondendo con amore e fiducia alle sfide quotidiane.

Un cammino che continua

Il percorso de I Venerdì della Speranza proseguirà con incontri mensili che vedranno la partecipazione di ospiti come Don Giuliano Zanchi, direttore della Collezione Paolo VI - Arte contemporanea; la Prof.ssa Mouna Maroun, rettrice dell’Università di Haifa, e Suor Anna Maria Vitagliani, biblista. Il cammino culminerà martedì 3 giugno 2025 con una solenne celebrazione presieduta da Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

Per maggiori informazioni sul programma completo:

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