Preghiera Papa Giovanni, per chiedere una grazia

«Ai suoi fedeli Gesù ripete il suggerimento di non dimenticare la preghiera quotidiana: rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori».

Di seguito proponiamo il testo della Preghiera Papa Giovanni, scritta dal Cardinal Eugenio Tisserant, per chiedere una grazia.

Preghiera Papa Giovanni:

O Gesù, Maestro buono, noi ti ringraziamo per il grande dono di Papa Giovanni XXIII, fatto alla Chiesa e a tutta l’umanità.

Fa’, o Signore, che seguendo l’esempio di questo Pontefice fatto secondo il tuo Cuore, ci abbandoniamo alla tua Volontà.

Per i meriti e l’esempio di Giovanni XXIII, che è nato povero, vissuto povero e morto poverissimo, donaci o Signore, l’amore alla povertà contenta e benedetta, alla vita umile e laboriosa, un grande desiderio dei beni celesti, una mente aperta e un animo sensibile a tutte le necessità della Chiesa, uno spirito semplice che vede il bene e dimentica il male.

Signore, Tu che hai detto: “Chi si umilia, sarà esaudito!”, degnati di glorificare anche su questa terra l’umile Papa Giovanni XXIII;

compi tutte le intenzioni che egli ebbe per la Chiesa, per l’umanità e concedi a noi, per la sua intercessione, la grazia che ti chiediamo (CHIEDERE LA GRAZIA).

Amen.

Oppure puoi recitare questa preghiera:

Dio onnipotente ed eterno, oggi ci doni come esempio da seguire San Giovanni XXIII. 

Tu che lo scegliesti per essere Tuo vicario in terra, servo umile e docile, che aspirò a grandi ideali, non per sé, ma per la chiesa a lui affidata, concedici di diffondere nel mondo quella fiamma di carità cristiana che lui per primo sperimentò! 

Papa Giovanni, tu sei il segno tangibile della bontà di Dio verso gli uomini. 

Aiuta i nostri sposi, fa che siano fedeli alle promesse matrimoniali e sostienili nel vivere a pieno quel grande dono che Dio stesso gli ha dato che è l’amore. Possano essere sprone alla condivisione e alla solidarietà per i loro figli, ricordando che c’è sempre qualcuno più bisognoso.

Aiuta i nostri giovani nel loro discernimento vocazionale. Insegna loro ad amare Dio e il prossimo come Gesù ci ha amati. 

Infine proteggi tutti noi, che per tua intercessione chiediamo a Gesù di guidarci nel camminare sulla retta via per giungere un giorno alla Santità!


A Sotto il Monte Giovanni XXIII non ci sono state apparizioni, né ci sono reliquie da venerare. La dimensione della devozione assume dunque una fisionomia particolare, per cui ogni anno si crea un flusso costante di pellegrini che arriva semplicemente per chiedere e per ringraziare, attraversando un percorso di spiritualità. Un luogo unico proprio per l’attrazione che riesce a produrre. Una sorta di magnete, basato su un aspetto prioritario: il carisma di Roncalli.

Al centro del Giardino della pace di Sotto il Monte, si erge la maestosa statua di Papa Giovanni con le braccia aperte, protese verso ogni pellegrino: quel gesto richiama alla memoria la famosa carezza evocata durante il “discorso della Luna” dell'11 ottobre 1962 che, allora come oggi, è destinata ai bambini e a tutta l’umanità sofferente. Sono le mani della Chiesa che accoglie e benedice.

Nel Giardino migliaia di piccole pietre di color oro avvolgono la statua di San Giovanni XXIII: sono i fiori che ricordano un anniversario, una data importante o un familiare, un parente, un amico scomparso. Un tappeto di fiori richiesti dai tanti pellegrini che vengono nel paese natale del Papa per rinnovare la fede in Gesù Crocifisso.

Se vuoi ricordare un tuo caro o un momento particolare della tua vita personale o familiare puoi chiedere ai sacerdoti del Santuario di Sotto il Monte di posizionare un fiore, con inciso il tuo nome o quello di una persona che ami, a perenne devozione di Papa Giovanni.

La Messa del pellegrino, che viene celebrata alle ore 16 di ogni domenica, termina con la processione e la supplica: in un clima di preghiera vengono posizionati i fiori attorno alla statua.

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